Chirurgia Orbitaria
La chirurgia orbitaria si occupa di tutte le patologie dell’orbita escluse quelle oculari di pertinenza oculistica.
L’orbita è una struttura complessa che contiene e protegge il bulbo oculare permettendogli di muoversi dando supporto anche ai muscoli, ai vasi e nervi necessari per la visione, al sistema lacrimale e alle palpebre.
Le patologie orbitarie possono colpire ognuno di queste strutture e il chirurgo maxillo facciale è in grado di affrontarle con tecniche dirette e endoscopiche.
PTOSI PALPEBRALE
La ptosi palpebrale è l’abbassamento della palpebra superiore dovuto all’alterata funzione del muscolo elevatore. Può essere congenita o acquisita.
Forme congenite: sono presenti già alla nascita, bilaterali (30%) o monolaterali (70%) e possono essere dovute a:
Ptosi congenita pura, malformazioni associate a distrofia dell’elevatore come nelle craniofaciostenosi.
Sindrome di Marcus Gunn, miopatia mitocondriale, miastenia gravis, debolezza congenita del muscolo elevatore della palpebra.
Forme acquisite: possono essere post traumatiche, infiammatorie e neoplastiche.
Qualunque sia la causa, la ptosi può essere corretta chirurgicamente con varie tecniche di risospensione o resezione del muscolo elevatore
BLEFAROCALASI
È un eccesso di cute delle palpebre superiori che spesso supera il bordo cigliare riducendo il campo visivo.
Viene corretta con l’intervento di blefaroplastica di rimozione della cute in eccesso, a volte associato a resezione di parte di muscolo orbicolare e a tecniche di risospensione dei tendini di sostegno palpebrale (cantopessi o cantoplastica).